Lettera di Carlos

Il sito ufficiale di Risen 2: Dark Waters è stato aggiornato con una lettera redatta dal Comandante Carlos, che può essere considerata una sorta di introduzione scritta alle vicende narrate in Risen 2.

Tutto ebbe inizio quando l’onda oscura si espanse sulla terra e gli Dei lasciarono questo mondo. I sigilli delle antiche segrete persero i loro poteri ed i Titani, che un tempo erano imprigionati lì dentro, vennero liberati.
Ed i Titani sorsero.
A quel punto, finalmente liberi, si scatenarono in tutto il mondo e la distruzione si diffuse ovunque.
Ma il peggio doveva ancora venire. Assieme ai Titani, sorsero anche coloro che un tempo erano i loro padroni.
I Signori dei Titani ritrovarono i loro poteri magici ed ancora una volta presero il controllo dei Titani per i propri scopi personali.
La loro rabbia per essere stati esiliati e la loro brama di potere scatenarono una guerra.
E con la guerra che ne seguì, l’Antico Impero venne raso al suolo. Ma non tutti i territori vennero distrutti. I sopravvissuti fuggirono e cercarono rifugio in luoghi più sicuri. Faranga, una lontana isola nella parte orientale dell’oceano, venne risparmiata.

Ma cosa accadrà a coloro che non sono riusciti ad abbandonare l’Antico Impero?
C’è ancora speranza per loro?

– Annotazione scritta da Carlos, Comandante dell’Inquisizione –


Gli gnomi

Dal sito ufficiale di Risen 2:Dark Waters, la presentazione degli gnomi, creature già note dal capitolo precedente della saga, ma ora approfondite ancor più nello specifico.

Gli gnomi non sono aggressivi, ma molti li reputano un popolo di ladri. Raccolgono tutto ciò che non è inchiodato a terra. Per questo la patria degli gnomi è chiamata “Isola dei ladri”, un’isola situata nei Mari del Sud. Ovviamente gli gnomi non si trovano solo qui, bensì su molte altre isole. La ragione è molto semplice: quando uno gnomo raggiunge una certa età, viene inviato dallo sciamano ad affrontare un “grande viaggio”, durante il quale deve trovare un oggetto unico di particolare valore, chiamato “Auri Culci”. Questo verrà poi usato come oggetto funebre durante il suo funerale, in modo che nessuno gnomo debba affrontare a mani vuote il “Giorno del Giudizio”. Poiché gli gnomi non sanno esattamente di quale oggetto si tratti fino a quando non lo hanno trovato, non si fanno problemi a prendere tutto quel che trovano, anche se appartiene a qualcun altro, come spesso accade.

Ma i tempi sono cambiati e questi drammatici sviluppi non risparmieranno gli gnomi. Il bisogno di espansione degli umani, la “Tempesta dei Titani” e le antiche paure minacciano questo piccolo popolo di ladri.


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